L’ipertrofia prostatica (IPB) resistente alla terapia medica deve essere trattata chirurgicamente. Il volume della ghiandola prostatica, l’età e le comorbidità sono trai fattori più importanti per decidere quale tecnica utilizzare. Per prostate non molto voluminose (>60-80 ml) la resezione endoscopica transuretrale (TURP) è la prima scelta. In alternativa ci sono trattamenti ancora meno invasivi anche se di efficacia a lungo termine ancora incerta.

Ipertrofia prostatica. Si nota l'adenoma prostatico in centro.
Ipertrofia prostatica. Si nota l’adenoma prostatico in centro.

Per prostate invece voluminose ci sono due scelte: adenomectomia chirurgica o enucleazione endoscopica anatomica. Con tutte e due le tecniche si enuclea e si asporta l’intero adenoma causa dell’IPB. L’enucleazione endoscopica è sicuramente meno traumatica in quanto evita qualsiasi incisione chirurgica e riduce in modo significativo il sanguinamento, il dolore, i tempi di cateterizzazione e la degenza.

enucleazione bipolare della prostata
Enucleazione Anatomica Endoscopica della Prostata

Per prostate invece voluminose ci sono due scelte: adenomectomia chirurgica o enucleazione endoscopica anatomica. Con tutte e due le tecniche si enuclea e si asporta l’intero adenoma causa dell’IPB. L’enucleazione endoscopica è sicuramente meno traumatica in quanto evita qualsiasi incisione chirurgica e riduce in modo significativo il sanguinamento, il dolore, i tempi di cateterizzazione e la degenza.

Con la tecnologia bipolare utilizzando uno strumento che viene inserito nell’uretra si riesce ad asportare endoscopicamente l’intero adenoma che causa i sintomi dell’IPB, indipendentemente dal volume della ghiandola prostatica. Il trattamento è quindi mininvasivo, con un minimo sanguinamento e una degenza breve (3 giorni). Il paziente quindi risolve i problemi minzionali e può tornare precocemente alle sue attività abituali.Il video dimostra brevemente la tecnica. Per vedere l’intera procedura potete visitare il nostro canale You Tube: https://www.youtube.com/channel/UCkjGqa-2sHbcOJHgfolHnSQ

L’intervento è doloroso?

No. L’intervento viene eseguito per via endoscopica transuretrale quindi non ci sono incisioni chirurgiche. Esiste però una irritazione a livello dell’uretra prostatica dovuta all’energia bipolare o del laser che insieme con il catetere può provocare una sensazione di stimolo minzionale fastidioso, facilmente controllabile con farmaci antidolorifici. Questo dura di solito le prime ore dopo l’intervento.

Complicanze

Le complicanze sono rare: emorragia, stenosi dell’uretra o del collo vescicale, incontinenza urinaria, perforazione della capsula prostatica o della vescica. Non ci sono effetti sull’erezione. Una conseguenza (non complicanza) inevitabile dell’enucleazione prostatica è l’eiaculazione retrograda, ossia la mancata emissione di sperma durante l’orgasmo. Erezione e orgasmo rimangono invariati.

Cosa succede dopo la rimozione del catetere vescicale?

Il paziente nota un flusso minzionale valido, completamente recuperato rispetto a prima l”intervento. Per un periodo che può variare da qualche settimana fino a 2-3 mesi la minzione è molto frequente e urgente. Questo dipende dal fatto dell’irritazione all’interno dell’uretra prostatica dovuta alla liberazione dell’energia bipolare o del laser. E’ un fenomeno quindi che succede quasi sempre ma che regredisce.

Perchè l’enucleazione è una tecnica superiore alla classica TURP e perchè non si fà in tutti gli Ospedali?

L’enucleazione è una tecnica che asporta completamente tutto l’adenoma dell’ipertrofia prostatica partendo dalla base dell’adenoma stesso. E’ una tecnica così detta “anatomica” perchè segue un piano chirurgico preciso e permette quindi la creazione di un’uretra prostatica ampia e regolare. Si riesce anche ad asportare anche adenomi molto voluminosi, garantendo risultati a lungo termine. Con la TURP invece si effettua una resezione dell’adenoma a partire dagli strati più esterni dell’uretra andando verso l’interno. Questo rende più difficile identificare i limiti dell’adenoma e rende l’uretra prostatica più irregolare. Se l’adenoma è moto voluminoso difficilmente si riesce ad asportare tutto l’adenoma mentre il tasso di sanguinamento è maggiore. I risultati a medio – lungo termine possono essere inferiori rispetto a quelli dell’enucleazione nei casi di ghiandole prostatiche superiori a 80 ml.La tecnica di enucleazione richiede un addestramento dedicato ed ha una curva di apprendimento lunga. Inoltre servono strumenti e apparecchiature dedicate. Per questi due motivi (esperienza, risorse) non tutti i reparti di Urologia effettuano l’enucleazione. In questi casi si pratica per lo più l’adenomectomia tradizionale per via chirurgica, intervento molto più traumatico.

Dove e come?

Il Dott Ioannis K. Goumas effettua visite urologiche presso il Centro Medico Torri Bianche o presso il Centro Ecografia a Vimercate.

In base al volume della ghiandola prostatica, l’età, le comorbidità e le esigenze del paziente si possono valutare le varie opzioni per il trattamento dell’ipertrofia prostatica sintomatica e resistente ai farmaci.

Le opzioni quindi sono:

  • Enucleazione endoscopica della prostata con laser o bipolare
  • TURP
  • Trattamento Rezùm con vapore acqueo nei casi di prostate non voluminose, presenza di molte comorbidità oppure quando si desidera conservare l’eiaculazione.

Dopo la valutazione del paziente e la decisione del tipo di intervento, l’operazione si può effettuare in uno dei seguenti posti:

Pubblicato da urologiavimercate

Laura in Medicina e Chirurgia e Specialità in Urologia presso l'Università degli Studi di Milano. Ex Primario del Reparto di Urologia dell'Ospedale di Vimercate. Attuale Primario dell'Urologia dell'Istituto clinico Beato Matteo. Aree di maggior interesse: endourologia, laparoscopia, oncologia. Applicazione delle nuove tecnologie per il perfezionamento delle tecniche chirurgiche e endoscopiche mininvasive. Chirurgia laser della prostata. Trattamento endoscopico della calcolosi renale complessa. Laparoscopia . Andrologia. Ecografia urologica. Tumore della prostata, della vescica, del rene.

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