Prostata è una parola greca. Vuol dire ‘protettore’. La prostata protegge l’uretra appena questo condotto inizia al livello della vescica. È una ghiandola che fa parte della via seminale, ma si trova a far parte anche della via urinaria (maggiori informazioni sull’anatomia e fisiologia della prostata al sito http://www.weburology.eu). Ma stranamente gli uomini devono proteggersi a loro volta dalle malattie prostatiche. Infatti le malattie della prostata sono tra le più comuni in assoluto e la loro incidenza aumenta con l’età.
Le patologie della prostata sono tre: l’ipertrofia prostatica (aumento volumetrico della ghiandola con conseguenti disturbi minzionali), la prostatite (varie forme di infiammazione prostatica, possono verificarsi anche ai giovanni), e infine il tumore prostatico.
L’unico modo per curarsi prima che sia troppo tardi, sia in termini di reversibilità dei disturbi urinari in caso di ipertrofia o di prostatite, sia in termini di sopravvivenza in caso di neoplasia, è di non sottovalutare la prostata. In caso di disturbi minzionali, anche se non fastidiosi (getto minzionale ridotto per esempio), è meglio essere valutati da un Urologo. Ma anche nel caso di assenza di disturbi, il maschio sopra i 50 anni dovrebbe eseguire una visita urologica preventiva: la valutazione del PSA, enzima prostatico che può essere spia di tumore, e l’esplorazione rettale, ossia la palpazione della prostata, può aiutare a identificare un tumore prostatico in uno stadio precoce quindi curabile. Nei casi di familiarità positiva per cancro alla prostata (fratelli, padre) il controllo,deve essere eseguito addirittura dopo i 40 anni.
Attenzione quindi al ‘protettore’.